venerdì 29 novembre 2013

Gordon Ramsey ovvero "Una iena in cucina"

Gordon è biondo e affascinante, ha gli occhioni azzurri bellissimi e il viso intelligente ed espressivo... Sfortunatamente per i proprietari dei ristoranti che visita è anche pignolo e incazzosissimo e io lo adoro per questo... Nella trasmissione "Cucine da incubo" da il meglio di se insultando come cani sia proprietari che cuochi. Gordon è come "La Settimana Enigmistica", vanta un casino di imitazioni. Bastianich è uno di questi ma a me non fa lo stesso effetto di Gordy. Questo perchè lui strepita e s'incazza però, quando i concorrenti di Masterchef tirano fuori ricette ben fatte,  lui è contento come una pasqua. Bastianich si limita a dire "buono" con una faccia che sembra che si sia ingoiato un limone per traverso. Gordon no, lui da soddisfazione, saltella su e giù e dice "mmh mamma mia che buono" e si vede l'entusiasmo proprio...

Vorrei portare fuori a pranzo Gordon in un posto di gente che mi sta sul cazzo (c'è l'imbarazzo della scelta) e poi sguinzagliarlo contro i padroni. Mi metterei comoda con un pacchetto di pop corn in mano e mi gusterei lo spettacolo.  Anche perchè di posti dove si mangia di merda ce ne stanno in giro! E non si parla solo dello schifo del cibo, ma anche dei proprietari che, spesso è volentieri, sono degli stronzi da gara... altro che tortino di riso finito! Ti guardano con una faccia scazzata e ti fanno sentire come se gli fossi piombato in casa senza neanche telefonare. Se poi parliamo degli arredi non posso non citare quei posti che hanno i cartelli scritti con il pennarello. Ora, puoi anche scrivere il menù con il pennarello, nessuno te lo vieta, ma almeno scrivi bene! prendi le misure e guarda se quello che vuoi scrivere ci sta tutto! Trovo veramente di cattivo gusto le scritte che iniziano enormi e poi diventano minuscole o vanno a capo a casaccio... perchè sono poco rispettose nei confronti di chi legge, un pò come dire : non ne ho voglia, non me ne frega niente e ho scritto a casaccio la prima cosa che mi capita... perfetto,  ma da me palanche non ne prendi!





La scorza del limone

Non c'è niente da fare, più vado avanti più mi rendo conto che nella vita bisogna farsi crescere una crosta addosso per fare in modo che le cose non ci tocchino e non ci facciano male. Io personalmente sento che una sorta di buccia che mi si sta formando addosso ed in più sto diventando acida. In poche parole sto diventando un limone. Chissà che in questa forma anche io non possa avere un'utilità. Facciamo un esempio: soffri di dissenteria? no problem arrivo io, mi spremo un pò è il tuo rapporto con il wc diventa una passeggiata nel parco. Devi fare una torta? niente di più facile, mi gratti un pò nell'impasto e do quel saporino tipico delle torte casalinghe. Vedi? come limone sono perfetta e poi se mi spremi d'estate sono dissetante. Perfetto...

Pensare che quando ero piccina guardavo il mondo con gli occhioni spalancati e stupiti. Poi è arrivato qualcuno e ci ha piantato un dito dentro. Ora sono un pochino più furba, ma neanche tanto.  Speriamo che sta buccia faccia in fretta a crescere, magari insieme a tanto pelo sullo stomaco, ho visto che fanno miracoli, ti fanno arrivare ovunque...


venerdì 19 luglio 2013

Le cose che odio - puntata 1

Per la serie "le cose che Claudia odia" parliamo oggi dei SOPRAMMOBILI (tono da film dell'orrore accompagnato da immancabile rombo di tuono). Questi inutili oggetti sono i protagonisti indiscussi della vita di moltissime famiglie (tra le quali la mia). Si possono distinguere due categorie. La prima è quella degli oggetti sobri e di buon gusto. Essi sono caratterizzati dall'essere armonici l'uno rispetto all'altro e intonati all'ambiente nel quale vengono collocati. Oggetti di questo tipo a casa mia non si trovano. Dove vivo io ci sono soprattutto gli oggetti della seconda categoria. Questa si potrebbe chiamare l'orribile paccottiglia. A quest'ultimo tipo appartengono tutti i ninnoli assolutamente kitsch come: orride bamboline in ceramica, barchette fintissime messe in fila una affianco all'altra e bomboniere terrificanti del matrimonio della cugina Ermenegilda. La cosa carina è che questi simpatici oggettini, una volta arrivati a casa tua, non se ne andranno mai più! E si! perchè il propiertario di questa monnezza ti dirà: "ma noooooo! quello è il ricordo della prozia della bisnonna della cugina della vicina di casa di tua zia in carriola e non si può buttare!!!".  Ma io ho risolto la cosa in modo abbastanza brillante. Obbligo i miei a buttare via almeno le cose particolarmente orripilanti e quello che non buttano via loro, butto via io... piano piano, senza che se ne accorgano. Se non facessi così casa mia sembrerebbe quella dei protagonisti di "Sepolti in casa".


mercoledì 17 luglio 2013

Papà Gambalunga

Visto che il caldo mi irrancidisce mi tocca leggere libri dolci e  romantici per riequilibrare il tutto. L'ultimo libro dolce e romantico che ho letto è "Papà Gambalunga" (nessun riferimento allo zio Rocco) di Jean Webster. La storia parla di un'orfanella che è adottata da un ricco magnate che per ragioni sue vuole rimanere anonimo. Da questo romanzo sono stati tratti un film con Fred Astaire e un cartone animato giapponese.  La narrazione si svolge in forma epistolare (sono le lettere che la protagonista invia a questo papà gambalunga). Il nome Papà Gambalunga gli viene dato da Judy (la protagonista) perché l'unica cosa che è riuscita a vedere di lui è l'ombra lunghissima che si proietta sul muro e che gli fa venire in mente, appunto, un ragno con le zampe lunghissime (a quanto pare in America quei ragni si chiamano papà gambalunga). Consiglio assolutamente “Papà Gambalunga” a tutti quelli che hanno voglia di una storia semplice e felice. Il libro (film, cartone animato) ovviamente ha un lieto fine: e ci mancherebbe altro... sennò come farebbe a farmi passare l'acidità d'animo?


Il senso dell'olfatto

Alcuni proprio non ce l'hanno... altrimenti non si spiegherebbe l'afrore che circonda certe persone. Le incontri ovunque; sul treno, sull'autobus, in metro e ad ogni ora del giorno. E qui si apre una parentesi: ma se puzzi come un topo morto la mattina, di sera sei marcio al midollo? e ancora, ma la mattina la doccia non te la fai? Mi stai dicendo che ti alzi la mattina e vai a lavorare così come sei? Ogni volta che incontro queste persone penso: ma nel posto dove lavorano non se ne accorgono?  Certo, ammetto che non deve essere semplice andare da un tuo dipendente o da un collega e dirgli: guarda caro, sei tanto bravo ma se non puzzassi come il brus (un tipico formaggio piemontese puzzolente da matti), sarebbe meglio sai ninin! Comunque i miei preferiti rimangono quelli che vanno al gabinetto e non aprono la finestra. Ma dico io!  Ok che viviamo assieme e ci amiamo tanto e dobbiamo stare vicini vicini, ma questo non significa che devo sniffare la tua cacca! Quella almeno risparmiamela! E visto che ci sei tira giu sto cacchio di asse! Che ci vuole! non è un'operazione a cuore aperto!!! Mi infastidisce molto questa cosa perchè, secondo me, tutta la faccenda ha a che vedere con il rispetto per il prossimo. Cercare di non puzzare e di non nauseare il prossimo dovrebbe essere l'undicesimo comandamento. Potrebbe essere messo subito dopo "non rubare" (non mi ricordo qual'è abbiate pietà). Ci sarebbe, allora, non rubare seguito da non puzzare. A pensarci bene anche puzzare è un pò come rubare. Certo, perchè rubi la possibilità alle persone che ti circondano di respirare a fondo...RUBI OSSIGENO!!!!



martedì 5 marzo 2013

Bonolis e il rispetto

Anche questa sera, come ogni giorno, mi tocca cenare guardando "Avanti un altro",  programma condotto da Bonolis e dalla sua eterna spalla (ci ho pensato un pò per ricordarmi il nome) Laurenti. Lasciando da parte ogni considerazione sul format (che trovo gradevole), non posso fare a meno di notare che, in ogni puntata, Bonolis prenda in giro alcune categorie di persone in modo piuttosto maleducato. Partiamo dai grassi (categoria alla quale io appartengo senza orgoglio), ai quali vengono affibbiati soprannomi umilianti e che vengono trattati come dei ritardati mentali. Ma i grassi non sono le uniche "vittime" di questi sfottò di cattivo gusto. Nel corso di alcune puntate si vede Bonolis accanirsi con persone al limite dell'idiozia che vengono costrette a leggere un testo o a ripetere frasi che non riescono nemmeno a capire, figurati a pronunciare. Questo aspetto, insieme all'utilizzo di un linguaggio spesso osceno (si parla tutti i giorni di pene, ano, culo, escrementi, dissenteria come in una scuola media), oscura i pregi di una trasmissione che sarebbe carina (meglio di tante altre). 

lunedì 4 marzo 2013

I vampirotti porcellotti

Dopo aver letto (più volte) tutta la saga di twilight stavo cercando un romanzo che raccontasse di vampiri ma che non fosse troppo da educande (metterci quattro libri per concludere qualcosa mi sembra eccessivo). La mia buona stella mi ha fatto trovare alcune serie di libri che fanno proprio al caso mio: ho soprannominato queste serie "i vampirotti porcellotti"... Ce ne sono veramente tanti tra i quali scegliere, tutti pronti a stuzzicare la fantasia delle donnine perbene che ci si avventano sopra come se i protagonisti fossero in carne ed ossa. Caratteristica principale? I personaggi sono tutti bellissimi, dotatissimi, sensualissimi, e vampiri... Lasciata a casa l'immagine tipica del vampiro pallido e cadaverico, in questi libri ci troviamo di fronte a succhiasangue che sono un incrocio tra Hugh Jackman, Rocco Siffredi e Gary Holdman che fa Dracula, insomma dei figoni da paura... E le donne? Ovviamente tutte strafighe senza un filo di grasso neanche a cercarlo col lantenino, alte, slanciate...delle bonazze infinite. Anche lo schema è sempre lo stesso: la storia di un gruppo di vampiri che,  presi singolarmente volume per volume, trovano il loro vero amore dopo infinite peripezie, distacchi e appassionati amplessi. La mia autrice preferita è J.R. Ward e la serie si intitola "La confraternita del pugnale nero". I protagonisti di questa serie di romanzi sono un gruppo di vampiri (La confraternita del pugnale nero appunto) che, creati dalla Vergine Scriba (una specie di divinità), devono lottare contro i lesser, un gruppo di umani che sono stati trasformati dall'entità malvagia Omega. Questa guerra fa da sfondo alle storie d'amore che ognuno dei membri della confraternità vivrà sia con donne della loro stessa specie che con umane. Tutto sommato, questi libri, sono poco più che Harmony ( i famosi libri per casalinghe arrapate) però sono scritti bene e sono piacevoli da leggere e permettono di evadere per un pò dalla triste realtà per immergersi in un mondo di amori perfetti e travolgenti...Rimane solo un dubbio: chissà cosa ne avrebbe detto Draculino, il vampiro di Carletto!


domenica 3 marzo 2013

Ma quanto pesa!!



Ogni donna in questo vasto mondo, prima o poi, ha sentito questa esclamazione, neanche si portasse dietro una portaerei. Tu chiedi a qualcuno di tenerti la borsa e subito scatta la domanda: "Ma cosa ci tieni dentro? Pesa un quintale!!!" accompagnata, di solito, da uno sbuffo e da un bonario sfottò. La risposta è semplice: TUTTO!  La borsa non serve solo per i fazzoletti o il portafoglio. Dentro ci sta tutto quello che alla donna potrebbe servire nel corso della giornata: salviette umidificate, libri, chiavi, pupazzetti, penne (tantissime), agenda e un sacco di altre cose . La borsa di una donna è un po  il suo mondo, un pezzo di casa che si porta dietro come una lumaca, un centro di gravità permanente. Le mie borse (per lo più giganti) sono sempre stracolme di cose e pesano sempre tantissimo. Anche se l'idea iniziale è di non portare tanta roba, mentre la preparo, non posso fare a meno di aggiungere cose che potrebbero essermi utili (e che poi non userò).  A ben pensarci è un pò come la mia testa... sempre piena di idee che nascono così dal nulla e che ribalzano per il cranio come palline impazzite, il più delle volte scomparendo immediatamente alla vista. Possono essere idee inutili e potranno non realizzarsi mai, però, proprio come per la mia borsa, non posso non portarmele dietro...