domenica 21 giugno 2015

La mia dieta - momenti difficili


Ci siamo di nuovo! Lo sapevo che sarebbe successo! Ogni volta che sono a dieta è sempre la stessa storia. Vado dal dietologo, lui mi da una dieta da seguire e io inizio con grande entusiasmo. Per le prime settimane sono un asceta: via caramelle gommose, cioccolato, bibite, patatine fritte e tutte le altre meravigliose porcate che tanto adoro. Le rinunce non mi fanno soffrire anche perché i primi risultati cominciano a vedersi  e io sono molto soddisfatta di me.

L'entusiasmo iniziale però, lascia il posto, dopo un pò alla stanchezza e io mi trovo a combattere con il diavoletto delle tentazioni che mi sussurra instancabilmente all'orecchio le cose che potrei mangiare. Il momento peggiore della giornata è la sera prima e dopo mangiato perchè è quello il momento in cui io di solito do sfogo alla porcataggine.

Di solito succede che perdo il controllo e mangio di tutto: parto dalle patatine, passando dal formaggio per arrivare alla nutella per poi tornare tranquillamente alle patatine.

Come fare a superare questi momenti? 

BOH?! Se avessi una risposta ora starei in bikini su qualche spiagga a due passi da casa mia. Questa volta però non voglio cedere al diavoletto; voglio dimagrire e lo farò anche se questo significherà comprarmi un album da colorare e dei pennarelli, o imparare a fare la maglia per distrarre la testa dal pensiero del cibo!

Lei se ne frega... non ha bisogno della dieta è bella di suo! mannaggia!!!





domenica 31 maggio 2015

La mia dieta - La visita


Finalmente dopo una lunghissima attesa siamo arrivati al giorno fatidico: il giorno della visita! 
Il giorno dell'appuntamento ero carichissima, mi sono persino preparata una serie di domande da fare al dietologo in modo da avere meno dubbi possibili.

Il dietologo è stato molto chiaro, la sola dieta non basta, anzi, spesso è deleteria. 

Per perdere peso in modo sano bisogna fare movimento. 


Tutti quanti conosciamo il famoso "effetto yo yo", cioè il fenomeno della perdita e riacquisto ciclico di peso corporeo in seguito a diete eccessivamente ipocaloriche. Anche io lo conoscevo ma non ne avevo capito completamente il meccanismo. 

Per chi non lo sapesse funziona così: se segui un regime dietetico  restrittivo e non fai movimento l'organismo percepisce il momento di carestia e abbassa i consumi. Questo significa che se prima consumavi 100, ora consumi solo più 80/90. La tua dieta da risultati e perdi peso ma non è un dimagrimento sano. Quello che perdi con questa dieta è sopratutto massa muscolare, che è la parte del corpo che consuma più calorie. 

Nel momento in cui ricominci a mangiare normalmente l'organismo capisce che è finita la carestia ed è cominciata la baldoria e tu riprendi allegramente tutti i chili che hai perso. Con una importante differenza: i consumi che erano scesi durante la "carestia" non aumentano ma rimangono ribassati. Di conseguenza non solo riprenderai più peso di quanto tu non ne abbia perso ma sarà sempre più difficile perdere chili.

Il dietologo, dopo le domande di rito mi ha spedito dalla dietista che aveva il compito di redarre, dopo una serie di domande sulle mie abitudini alimentari, la dieta vera e propria (la sua espressione perplessa quando le ho spiegato che non bevo mai e consumo chili di sale è stata impagabile).

Per ragioni ovvie non riprodurrò la mia dieta qui perchè ognuno deve seguire un regime alimentare fatto su misura per lui da un dottore qualificato. Non ci si può inventare un regime alimentare perchè gli effetti della cura rischierebbero di diventare peggiori di quelli della malattia.

mercoledì 29 aprile 2015

La mia dieta -8 giorni



Non c'è niente da fare, ormai me l'hanno detto tutti quanti, dal mio medico di famiglia alla callista; Claudia sei sovrappeso (leggi grassa) devi dimagrire altrimenti.... e qui metti tutte le malattie conosciute all'uomo dal tumore al gomito della lavandaia.
E io: “Okkei! Mettiamoci a dieta... un'altra volta (speriamo sia l'ultima)”
Visto che sono una personcina coscienziosa e so che le diete non vanno fatte a parte intima di cane, mi sono risolta ad andare dal dietologo (ovvero medico specialista che ti fa sapere quanto poco devi mangiare per smettere di sembrare l'omino della Michelin).
Ovviamente, trattandosi del nostro beneamato servizio sanitario nazionale, l'appuntamento è arrivato tipo 6 mesi dopo... l'8 di maggio.
Avvicinandosi tale fatidica data mi sono fatta venire una di quelle idee geniali che poi mi fanno dire “ma non potevo farmi i cazzi miei?”
L'idea è questa: terrò un diario della mia dieta a partire da oggi... Lo voglio fare per me e per tutti quelli che stanno intraprendendo lo stesso mio percorso e che spesso si sentono sole e poco comprese. In questo diario ci saranno le mie vittorie e, perché no, anche i miei fallimenti e i  momenti di sconforto che avrò. Questa che intraprendo è una strada lunga e non facile perché per arrivare in fondo dovrò cambiare il mio modo di pensare e di vivere ma ce la posso fare... fate il tifo per me!

lunedì 12 maggio 2014

American Purgatorio

Ho scoperto American Purgatorio per caso online e mi ha incuriosito sia il titolo che la trama per cui mi sono precipitata in biblioteca e l'ho preso in prestito. Non sono rimasta affatto delusa dalla lettura di questo romanzo che ho trovato affascinante e coinvolgente. Quello che mi ha colpito di più è stata l'atmosfera onirica che circonda il protagonista della storia. La trama è questa: la moglie del protagonista scompare e lui intraprende un viaggio per ritrovarla guidato solo da una cartina sulla quale è disegnato una linea che da New York, attraverso Lexington, il Kentucky, Boulder e il Colorado arriva fino a San Diego. Lungo il cammino incontra una serie di personaggi bizzarri con i quali condivide diverse esperienze. Per correttezza non rivelerò il finale ma vi dico che mi ha lasciato a bocca aperta. Un libro che mi sento di consigliare assolutamente! Leggetelo e poi ditemi se vi è piaciuto...


lunedì 31 marzo 2014

Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va

Ti porta ovunque (pagando), è sporco e perennemente in ritardo ma io lo amo. No non sto parlando di un gigolò particolarmente schifoso, parlo del treno, croce e delizia dei migliaia di pendolari che, come me, tutti i giorni devono sobbarcarsi ore di viaggio per arrivare in ufficio. Mi sembra già di sentire le recriminazioni dei guidatori di macchina: se viaggi in treno sei vincolato ai suoi orari, devi sopportare la puzza, i controllori maleducati. Tutto vero, però, per me, il viaggio in treno è un momento speciale, il tempo in cui posso lasciarmi andare e rilassarmi mentre qualcun'altro mi porta dove devo arrivare. 

Un'altra caratteristica che amo del treno è il fatto che si incontrano tutti i giorni una moltitudine di persone tutte diverse. Spesso mi ritrovo ad osservare i miei compagni di viaggio e a chiedermi: chissà dove vanno, che lavoro fanno, hanno famiglia? Ci sono gli studenti che vanno all'università (li riconosci perchè parlano continuamente di esami), ci sono madri con figli, lavoratori che stanno andando in ufficio, avvocati, notai, commercialisti, idraulici. Una massa eterogenea di gente che si fa gli affari propri e io nel centro che li osservo e mi faccio domande. 

Il treno è un pò come la vita, un viaggio lungo o breve, che fai per arrivare alla meta finale. Durante questo viaggio incontri persone che condividono con te il viaggio per poco tempo o che ti accompagnano per tutta la sua durata. Ognuno di loro, nessuno escluso, ti lascia qualcosa, anche quelli che fanno solo una fermata assieme a te e ogni persona che conosci è un'esperienza in più che vivi e che ti arrichisce o che, perchè no, ti impoverisce. Eh si, perchè tra l'affascinante moltitudine di persone che incontri tutti i giorni non possono mancare loro, gli STRONZI. Quelli che stanno tra i piedi e quando vedono che devi passare si spostano di mezzo centimetro (li prenderei a calci), quelli che salgono mentre scendi rischiando di farti precipitare dal treno, quelli che ascoltano tamarra a tutto volume e quelli che parlano a voce altissima al telefono facendoti sapere dello zio Ermenegildo che è morto di qualche orribile malattia (non aiuta la mia depressione). L'umanità che viaggia in treno è un riassunto su ruote di quello che trovi in giro per il mondo, una fetta di vita condivisa per forza e per amore verso un traguardo che è lo stesso per tutti.

Un po di grinta santo cielo!

Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che a questo mondo esistono persone che vivono la vita come se camminassero eternamente lungo il miglio verde (per chi non lo sapesse il miglio verde, in un libro di Stephen King è la strada che porta alla sedia elettrica). Ora, capisco che nella vita la fine è quella, capisco che prima o poi tutti quanti dobbiamo andare a sentir cantare il barbagianni, ma questo non vuol dire che nel frattempo non si possa vivere una vita soddisfacente. Per quanto mi riguarda, prima di andare a spingere le margherite con la faccia ho intenzione di mettermi di buzzo buono e cercare di vivere la vita al meglio. Questo non significa che farò cose che cambieranno il mondo, perchè nessuno ne ha il potere, però, tutti hanno la possibilità di cambiare se stessi. Personalmente non posso sopportare le persone che si lamentano tutto il giorno è poi stanno sedute sulle proprie palle piuttosto che muoversi e migliorare la situazione. Ci sono dei momenti nei quali anche io mi sento così e mi detesto quando sento che mi sto lasciando vivere invece di avere un ruolo attivo nella gestione della mia vita. Certo, affrontare le proprie paure non è una cosa facile e chi dice il contrario mente però il coraggio è proprio questo. Che senso ha il coraggio quando si affrontano cose che non fanno paura? Il vero coraggio non consiste nel non avere paura, quanto, piuttosto, nel prendere la vita per il collo e farle vedere come vogliamo che sia. Quindi fatevi avanti cacasotto che è il vostro momento, tirate fuori le palle e fate vedere di che pasta siete fatti!




domenica 30 marzo 2014

Cumberfissata

E' l'uomo per me, fatto apposta per me... così cantava Mina qualche anno fa. Di recente i miei ormoni hanno avuto un brusco sobbalzo quando ho posato gli occhi su Benedict Cumberbatch (diciamo che hanno preso fuoco ok?). Da quando l'ho visto interpretare Sherlock Holmes nell'ononimo telefilm sono entrata dritta come un fuso nella mia fissazione nr 356. A dire la verità prima di Sherlock avevo visto Benedict in Star Trek Into The Darkness. In questo film lui interpreta il cattivissimo Khan e fa vedere i sorci verdi all'equipaggio dell'Enterprise (o come l'ho soprannominata io: la nave dei figoni). In quell'occasione, devo essere sincera, non avevo fatto molto caso a lui perchè ero troppo concentrata sulla storia (e su Zac& Chris). Grazie a Sherlock però ho rimediato a questa mia sconcertante disattenzione. In una triste serata d'inverno, di ritorno da Tai Chi, ho fatto una cosa che non faccio quasi mai:  ho acceso la televisione. Girando per i canali sono incappata nella prima puntata di Sherlock e mi sono detta: mmmh però! che bono!. Di li a cercare tutti i film mai interpretati dal dolce Ben  il passo è stato breve. Da allora tormento colleghi e amici parlando costantemente di lui e ogni cellulare, tablet, computer in mio possesso è pieno di foto sue (usate liberamente anche come sfondo e salvaschermo). In pratica sono tornata quindicenne.

Benedict e i suoi capelli ROSSI

L'Homo Sapiens (parecchio Sapiens a quanto ho sentito) in questione ha degli occhi stupendi  e una bocca a cuore che fa scattare in testa pensieri zozzissimi al solo vederla. Al di sopra di questo mare di perfezione e figosità c'è una folta chioma di capelli rossi, lasciatemi ripetere ROSSI. Certo, quando interpreta Sherlock o Khan li ha neri e in Parade's End è biondo, ma il suo colore naturale è il ROSSO. Già solo questo fatto fa saltellare i miei ormoni come fagioli messicani (credo che mi attaccheranno un giorno di questi). A parte queste considerazioni estetiche, però, non dobbiamo dimenticarci che ci troviamo di fronte ad un attore bravissimo che ha interpretato con successo una serie di personaggi uno più affascinante dell'altro. A parte Sherlock posso citare: Hawking, Julian Assange e prossimamente sarà Alan Turing in "The imitation Game".
Le sue fan si fanno chiamare in alternativa Cumberbitch o Cumbercollective (io preferisco questo secondo) e sono ferocemente protettive nei suoi confronti. Di recente l'attore Danny Dyer ha osato dire "Benedict Cumberbatch Is A Posh Boy Playing Posh Boys" ed è stato letteralmente sommerso di critiche. Beh Danny boy, diciamo che te la sei proprio cercata e la vendetta di noi Cumberbitch emh...collective ricadrà su di te!